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Rossana Lozzio: il "Rosa" e le sue sfumature.

  • Redazione
  • 14 ott 2019
  • Tempo di lettura: 6 min




Rossana Lozzio

La scrittrice verbanese Rossana Lozzio ha pubblicato trenta romanzi, fra i quali "Interno 16", dedicato all'incantevole cantautore Pino Mango, con la prefazione di Alberto Salerno.

Recentemente ha pubblicato un romanzo che narra della sua storia personale in parte romanzata e di quanto Mango abbia influito nella sua vita fin da giovanissima: "La musica eri tu-La ragazza del maglione", un libro pieno di sentimento e di spessore, da leggere con il cuore aperto e con la voglia di comprendere i passi che le persone fanno nella propria vita verso l'amore. Uno dei suoi romanzi più riusciti dal punto di vista del sentimento a 360°.

Alcuni anni fa Rossana ha curato la biografia di Alberto Fortis ed è presente in cinque antologie di racconti brevi ma non si dedica solamente alla scrittura, la sua passione per l’arte, infatti, la porta in diverse direzioni.

Cura e gestisce la FanPage Facebook Ufficiale di Teo Teocoli, gestisce il Blog “Gocce d’inchiostro rosa” nel quale si occupa soprattutto di segnalare e recensire romanzi romance, lavora nel campo dell'editing e nella consulenza editoriale come freelance ed è stata Presidente dell’Associazione Culturale “L’albero delle fate”.

Una scrittrice dalle molteplici qualità che abbiamo voglia di intervistare per farvela conoscere meglio.

Sono svariati gli argomenti che vorremmo trattare con lei e abbiamo quindi deciso di suddividere l’intervista in più parti, in modo da concederle maggior spazio e magari di sottoporle le domande che vorrete mandarci dopo aver letto questo primo blocco.


  • Da quando hai cominciato a scrivere a oggi, come vedi cambiato il mondo del romance?

Direi moltissimo. Una volta, il mondo “rosa” era inteso come un genere che raccontava di grandi storie d’amore, senza troppe aspettative e senza risvolti particolari. Oggi, il target di età a cui si riferisce il romance, si è abbassato notevolmente e grazie anche all’avvento dei nuovi autori, anch’essi più giovani e quindi molto moderni, si sono creati tanti sottogeneri, in cui si sviluppa ancora la storia “rosa” ma contornata da sfumature di altri colori… insomma, da un buon romanzo romance, oggi, ci si deve aspettare un romanzo ben scritto, con una trama interessante/intrigante esattamente come da qualsiasi altro tipo di genere! Il che mi rende felice: non esistono generi di serie A o di serie B ma solo buoni o cattivi libri.

Credi che il fenomeno del femminismo sempre più dilagante nella nostra società abbia in qualche modo influenzato il carattere e lo stile dei personaggi femminili?

Non sono né mai lo sarò femminista, non amo le etichette in genere ma se per femminismo intendiamo la crescita della donna nella società e la libertà di poter fare e dire tante cose che un tempo ci erano negate, allora sì, ha condizionato – per me, in positivo – anche la personalità dei personaggi femminili. Non possiamo applicare questa realtà in ogni romance, sia chiaro, dipende ancora molto dalla storia che viene narrata e soprattutto dall’epoca in cui si svolge.


  • Ci sono diversi "stili" di romance che attraggono svariate categorie di lettori e a quanto si evince dalle diverse classifiche, quello che attira di più sembra essere l'erotico. Credi che possa essere una conseguenza di una forte presa di posizione da parte delle donne che non si vergognano più di esprimere la propria sessualità/sensualità o c'è altro che spinge la curiosità verso questo genere?

Non ho risposte in merito, voglio dire… stando alle varie notizie lette qua e là, l’erotico è di moda ma non sono ancora riuscita a comprenderne i motivi principali. Sarà che è cambiato tutto, sarà che ormai il sesso è presente persino negli spot pubblicitari e che a esso si allude troppo spesso, anche quando non avrebbe senso. Chissà. Comunque, se il romanzo è scritto bene ed è sostenuto da una storia d’amore, io non lo disdegno affatto. L’erotico appartiene al mondo del romance e come tale, per me, è importante!


  • Dal romance il lettore mediamente si aspetta il lieto fine ma quanto è difficile per chi scrive accontentare il proprio lettore? O preferisci anche tu il finale "da favola"?

Scrivo romance da sempre e so perfettamente che il lettore di questo genere si attende il lieto fine ma mi è capitato, per esempio, di lasciare un finale aperto e l’editore stesso, dopo aver letto il manoscritto, mi disse che non avrebbe visto finale migliore per quanto concerneva la storia raccontata. Guai a deludere i lettori, lo so ma il lettore intelligente, ti perdonerà, se gli avrai regalato un buon prodotto e gli consentirai di sognare “il suo finale”. Sono contraria, invece, a un finale drammatico. Questo spezzerebbe qualsiasi sogno ed emozione vissuti fino all’ultima pagina, in attesa di ciò che ci si aspetta scegliendo di leggere un romance per evadere da una routine noiosa o comunque per emozionarsi con vicende liete e non prive della positività che talvolta non abbiamo nella vita reale.


  • Molti romanzi che hai scritto sono stati accompagnati da una playlist di canzoni che hai inserito all'interno delle tue storie. Quanto è importante la musica per te e che peso può avere per il lettore?

Per me, la musica, è parte integrante della vita e da sempre, anche dei miei romanzi. In alcuni di essi, appunto, ho inserito playlist di canzoni che accompagnano le varie fasi della storia e che ho poi pubblicato su Youtube, in caso il lettore volesse ascoltarle e in caso, non le conoscesse, addirittura scoprirle per la prima volta.


  • Riesci a spiegare il rapporto che si instaura fra lo scrittore e i suoi personaggi mentre viene scritta la storia?

Da che ho memoria e con il trascorrere degli anni, sempre di più, il mio rapporto con i personaggi a cui do vita nell’arco temporale delle mie storie si trasformano in amici/nemici e soprattutto è come se prendessero vita. Dirò di più… una vita loro, nel senso che cominciano a dettare legge e a diventare praticamente autonomi, man mano che creo la trama del romanzo, indicandomi il loro stesso futuro! È qualcosa di meraviglioso, difficile da spiegare e forse anche da credere ma quando termino un romanzo, il dispiacere più grande è quello di doverli salutare ed è come se fossi costretta ad accompagnarli in stazione o in aeroporto per lasciar loro spiccare il volo, coltivando in cuore la speranza di vederli tornare.


  • Ti è mai capitato di sognare di essere nel tuo romanzo e quindi interagire con i tuoi personaggi?

Non ricordo molto bene i sogni che faccio ma so che mi è capitato di sognare qualche personaggio, non sono altrettanto certa di averci interagito… ma nei sogni a occhi aperti, l’ho fatto centinaia di migliaia di volte!


  • Quali sono i tuoi scritti più importanti, o meglio, ci sono "figli e figliastri" fra i tuoi romanzi?

No e guai se ci fossero! Amo tutti i miei romanzi, anche quelli inediti, nello stesso modo. Diversa è la strada che intraprendono e a volte, con dispiacere, devo “lasciarli andare” (alludo alla promozione che non sempre è gestita come vorrei) ma certamente ho romanzi che prediligo, soprattutto per motivi sentimentali legati a storia o personaggi protagonisti (e loro muse) e altrettanto con certezza posso affermare che – con il trascorrere del tempo e quindi, l’acquisizione di esperienza – il mio stile è migliorato e allora, mi sono dedicata a rimettere mano ai più “anziani”, tentando di offrire loro miglior luce, proprio perché li amo tutti nello stesso modo!


  • Esiste il romanzo nel cassetto che vorresti pubblicare ma ancora non hai avuto modo o tempo di portare alla luce?

Ho sempre qualche romanzo nel cassetto ma mi ripropongo di pubblicarlo, appena sarà il momento giusto e così faccio, continuando a scriverne di nuovi.

10.C'è qualcosa che ancora non hai scritto, che vorresti scrivere ma ancora non hai osato, un tema difficile che prima o poi affronterai?

Non saprei. Il mio motto è “mai dire mai”, quindi non escludo nulla. In passato, sbagliando, mi lasciavo più andare in affermazioni che, anno dopo anno, sono state smentite dal mio maturare e crescere, non solo nel modo di scrivere… così ho smesso di farlo!


  • Quali sono i tuoi ultimi lavori? Avresti voglia di parlarne un po' a ruota libera, raccontando ma non troppo la storia e introducendo i protagonisti principali?

Ho appena ripubblicato “Una favola per Asia”, un romanzo anziano con cui vinsi un Concorso. Appartiene a quelli di cui parlavo prima, a cui ho voluto fortemente ridare luce e quindi, rivisto e corretto, con una nuova copertina (colgo l’occasione per ringraziare la grafica Aru-chan (AC-GraphicDesign) nonché meravigliosa amica che negli ultimi anni mi affianca con pazienza e con professionalità per tutto ciò che concerne copertine e grafica promozionale dei miei libri e non solo) e che considero il mio “romanzo di Natale” e poi, seguirà un romanzo decisamente diverso, un erotic/romance, che ha una trama particolare (così come particolare è la musa del protagonista maschile), in cui troveremo amore, passione, sesso e dramma tutti insieme e al quale tengo molto, al punto da aver deciso di portarlo con me al “Salone della Cultura” di Milano, nel prossimo gennaio, in cui sarò ospite insieme al Collettivo Scrittori Uniti e in cui spero di incontrare tanti lettori!


Grazie per aver risposto alle mie domande con l'augurio che ogni tuo bimbo letterario possa diventare un bellissimo adulto!

Grazie infinite a te per la bellissima intervista e opportunità!

 
 
 

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